Ceppatella 2004

Oggi mi hanno rimproverato che il mio blog è sempre contro e non vi si trova mai, come accade “addirittura” in Report, la buona notizia…ho quindi deciso di introdurre questa simpatica variante, ovvero inserire una notizia fresca e dal taglio ottimistico, condividendo con voi una magnifica esperienza enologica vissuta stasera durante una bella cena in ottima compagnia (io, mia moglie e il nostro bimbo!!)…si parla di Ceppatella 2004 prodotto dalla Fattoria di Fibbiano. Non dovete però fraintendere l’intento…non vorrei sembrasse che intendo far passare un messaggio del tipo “non ci resta che strafarci e stordirci di vino” o “bevi che ti passa”. Chi dovesse aver pensato ciò è semplicemente un malizioso o un malpensante.

Davvero un bel vino…inconfondibilmente toscano…morbido, intenso e profumatissimo…complesso ma allo stesso tempo di una semplicità disarmante…tale da farsi vivere pienamente e senza riserve a differenti piani percettivi…magnifico da subito sia al naso che alla bocca, dove raggiunge il suo apice…un affascinante Sangiovese al 100%.

Si legge nella scheda riportata all’interno del sito della casa produttrice:

“Il vino è rosso cupo profondo, abbastanza limpido e consistente. Al naso è intenso e complesso, di qualità fine: fiori rossi, viole, frutti di bosco maturi e spezie quali vaniglia, cannella accompagnati da una nota di catrame. In bocca è secco, caldo e morbido; fresco, abbastanza tannico e sapido, il vino è di corpo ed equilibrato. Al gusto è intenso, armonico e persistente, la sua qualità è fine.”

Mi mette un tantino in difficoltà il catrame…spesso mi è capitato di annusarlo, ma io sinceramente non l’ho sentito…è di certo un mio limite. I frutti di bosco maturi sono poi un classico…in un certo senso l’uva appartiene a questa famiglia, quindi mi stupirei se qualcuno dicesse o affermasse seccamente il contrario. In definitiva, ad eccezione del già citato catrame, appoggio in pieno tutto e lo sottoscrivo e tutto ciò che sono riuscito a recuperare altrove in sostanza richiama e sottolinea quanto già detto…prodotto che consiglio calorosamente.

Una nota negativa: il rapporto qualità prezzo è leggerissimamente sbilanciato verso quest’ultimo, ma in fondo è un toscano e purtroppo questo rappresenta da tempo una sorta di sovrattassa che ci dobbiamo in un certo senso accollare per godere di tali perle.

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Ai mondiali solo sesti…

Questa l’odierna uscita del Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano On. Cav. Silvio Berlusconi: “La mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo, ma guarda caso e’ quella piu’ conosciuta, perche’ c’e’ stato un supporto promozionale che l’ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della ‘Piovra’ programmate dalle tv di 160 paesi nel mondo e tutta la letteratura in proposito, ‘Gomorra’ e il resto…”.

Appena l’ho sentita per radio, oltre ad evitare la sbandata in autostrada, ho pensato “minchia, che magnifico spot a favore dell’omertà“.

Se l’avessi letto da qualche parte ignorando la fonte, avrei immediatamente immaginato all’esternazione di un qualche boss in gattabuia…un Riina, uno Schiavone…e non mi sarei ovviamente stupito…ci avrei visto una coerenza a prova di bomba. Ho invece trovato queste frasi di una gravità inaudita, essendo state proferite dal Primo Ministro Italiano. Ve la immaginate la Merkel venirsene fuori così: “I sovietici hanno ammazzato nei Gulag molta più gente dei nazisti, ma guarda caso lo sterminio degli ebrei è quello piu’ conosciuto, perche’ c’è stato un supporto promozionale che l’ha portato ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese…per il popolo tedesco. Ricordiamoci Schindler’s list ed i tanti altri film sulla Shoah e tutta la letteratura in proposito, ‘Se questo è un uomo’ di Levi, ‘La notte’ di Wiesel e il resto…”.

Sorvolando sull’improprio accostamento fra “La Piovra” e “Gomorra”, cosa che pare come l’intenzione di fare di tutta l’erba un fascio,  screditando azioni ed iniziative di elevato spessore, peso e valore, direi che proprio la cultura, la conoscenza e l’informazione ci aiutano a capire ed a contrastare…ci aiutano ad evolvere sviluppando un sano sentimento di ribellione contro l’ingiustizia, il sopruso, la violenza…permettendoci di scongiurare che accadimenti inauditi appartenuti al nostro passato possano ripetersi, maturando i necessari anticorpi sociali e democratici, o di combattere con le armi più appropriate i flagelli che funestano il nostro presente.

Bisogna quindi comunicare, ascoltare, riflettere…bisogna che chi sa parli e chi non sa s’aggiorni…e sempre e comunque diffidare di chi ci invita all’oblio, all’ignoranza, al silenzio.

Bertone ci riprova…

Questa l’uscita, come al solito pregevolissima, del Tarcisio Cardinal Bertone: “Molti sociologi, molti psichiatri hanno dimostrato che non c’è relazione tra celibato e pedofilia, e invece molti altri hanno dimostrato – me lo hanno detto recentemente – che c’è una relazione tra omosessualità e pedofilia”.

Mie brevi e umili considerazioni a riguardo:

1) gli “uomini di Dio”, ovvero coloro che hanno intrapreso la via del sacerdozio, sono un minuscolo sottoinsieme di tutti i celibi che popolano questo pianeta…la differenza sostanziale fra i due gruppi, quello immenso dei celibi laici e quello infinitesimale dei sacerdoti, è che il primo, generalmente, non fa voto di castità. Per essere più aderente alla realtà, direi anzi che sicuramente fra i primi 5 motivi per i quali vale la pena vivere i celibi laici mettano proprio il fare sesso. Non stento quindi a credere che la stragrande maggioranza dei membri di questo insieme viva l’eros in maniera sana. Il secondo, ahimè, al contrario, proprio in virtù di quel voto, convive con la propria sessualità in maniera morbosa ed innaturale, mortificandola e demonizzandola. Mi vien quindi da concludere, Tarcisio, che sia da ritenersi impropria la citazione delle suddette opinioni di sociologi e psichiatri. Sarebbe più appropriato tirare in ballo studi, se mai ne esistano, relativi ad astinenza forzosa e pedofilia;

2) cosa direbbe, cardinale, se le dicessi che diversi sociologi e psichiatri hanno riscontrato una forte relazione fra omosessualità e sacerdozio?;

3) sono assolutamente sconvolto dall’ennesimo tentavivo, squallido e vigliacco, di accostare ancora una volta omosessualità e pedofilia. Cardinale, credo dovrebbe vergognarsi e chiedere umilmente scusa a tutti i gay e le lesbiche che, principalmente per causa della sua chiesa, hanno sofferto e soffrono discriminazioni, umiliazioni e violenze indicibili e che inevitabilmente non possono che sentirsi offesi e feriti da questa sua riprovevole e falsa esternazione. Sono queste teorie malsane che stanno alla base del clima d’odio e intolleranza all’interno del quale trova terreno fertile l’omofobia.

Porti i miei più atei e indignati saluti al suo principale.

Dando aria al cranio

Mi è giunta una missiva dal neurone solitario del Gasparri nella quale afferma con forza che come al solito si dissocia dalle parole del suo ospite.