Scarse prospettive e deboli segnali

Ho appreso come tutti delle dimissioni di Silvio Berlusconi…ho letto i giornali…ascoltato le rassegne stampa…e appena pochi minuti fa ho ascoltato il videomessaggio d’addio assieme a quello altrettanto famoso e importate di discesa in campo del 1994…ed ho provato profonda tristezza per quanti in tutto questo tempo hanno criminalmente e interessatamente appoggiato quest’uomo e tenerezza verso chi ha sinceramente creduto in lui…a chi dovesse sentirsi offeso da queste parole, dico serenamente che non me ne importa nulla…perché la verità non è giusta o sbagliata…non è né buona né cattiva…la verità è verità…e racconta con semplice evidenza di un popolo che si è prostituito nei confronti di un sogno fasullo e posticcio…che si è venduto per qualcosa di squallido e ripugnante…uscendone dopo tanti anni più misero e impoverito.

Non credo ci sia da gioire…l’unico elemento positivo (e ribadisco l’UNICO) è che Silvio Berlusconi non è più Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana…ma tutto il resto rimane…rimangono le persone…le stesse facce…i medesimi problemi…tutto è ancora lì al suo posto immeritatamente e criminalmente. Siamo ancora nelle mani dei medesimi loschi e inetti individui che hanno così lungamente spalleggiato il delirio che ci ha portati a umiliarci fino a questo grado.

La mentalità è sempre quella…costruita e consolidata in decenni…il berlusconismo e l’antiberlusconismo sono ancora solidi e concreti…la classe dirigente che sguazza, di rado e svogliatamente, nelle stanze del “potere democratico” è uguale a se stessa…e quanto lavoro ci vorrà per riuscire a dare vita ad una vera nuova speranza…a reali nuove prospettive…ad un futuro in cui credere sinceramente e con entusiasmo.

I had a dream…

Costituzione

Lodo Alfano illegittimo…

….NIENTE LODO…

…COME GODO!!


Commosso…

Lodo Alfano – Longo: “Non è possibile rivestire la duplice veste di alta carica dello Stato e di imputato (…) senza il sacrificio di una delle due”…con l’altruismo che gli è proprio, Silvio ha scelto di rinunciare al ruolo di imputato per essere il nostro Presidente…

No Lodo…no party

NoGiampiNoParty

Berlusconi meglio di De chi?

Mi è occorso sentire che il Silvio Premier Eccelso et Impareggiabile abbia detto e ribadito con forza di essere di gran lunga, per imprese, gesta e risultati mirabolanti, assai migliore di quel tale Alcide De Gasperi…pure come longevità dei Governi da egli presieduti.

Mi sovviene che il suddetto Alcide si sia caricato sulla schiena un’Italia prostrata dalla Seconda Guerra Mondiale…frantumata, sanguinante, povera e dilaniata…risollevandola e slanciandola verso un futuro da potenza economica e industriale (so che potrebbero innescarsi polemiche con l’agravante del senno di poi, ma prendiamo gli eventi sfrondati da tutto il resto…soppesandone l’importanza storica).

Con tutto il dovuto rispetto per le vittime del terremoto e per coloro che vivono disagi inimmaginabili a seguito del sisma, ma la rinascita di un paese uscito sconfitto, umiliato e abbattuto dalla Seconda Guerra Mondiale ha un peso leggermente più consistente della consegna di una quarantina di villette prefabbricate pagate con i soldi di altri o di un sudicio lodo Alfano o anche, diciamola tutta, dell’intera innumerevole serie di porcherie e porcate prodotte dal Silvio in questi ultimi quindici anni avvilenti.

Ridateci i nostri soldi

La nostra società è profondamente confusa e malamente educata. Segno di questo degrado è la convinzione del governante e dell’amministratore di turno che le tasse siano un vasto bottino da sperperare a piacere, per soddisfare i propri desideri o quelli di amici e parenti…mentre il cittadino comune le considera come un assurdo e incomprensibile salasso, da versare solamente se costretti.

Occorrerebbe ricordare agli uni ed agli altri che le cose non stanno affatto così…le tasse sono soldi che noi tutti versiamo (o dovremmo versare) allo Stato affinchè questo li riversi e li reinvesta sul paese in termini di servizi, tutele, assistenza ed opportunità.

Questa sera, tornando dal lavoro, ho ascoltato la testimonianza agghiacciante di un’infermiera, madre di quattro bambini piccoli, che terminato il periodo di maternità, dovrà rientrare sul posto di lavoro a tempo pieno, con nessuna possibilità di richiedere un part-time per ragioni meramente burocratiche…impego che le è necessario, oltre che caro, poichè ovviamente il solo stipendio del marito non basterebbe alla famiglia. Raccontava come altre colleghe si siano viste costrette a rassegnare le dimissioni a causa delle enormi difficoltà incontrate in questo paese nell’essere contemporaneamente madri e lavoratrici.

Questo episodio è, assieme a tantissimi altri, emblematico di quanto lo Stato si sia allontanato dalla società civile…e sottolinea ancora più nettamente quanta sia grande la necessità di pretendere indietro i nostri soldi sotto tutte le forme legali che ci sono indispensabili e previste da quello che dovrebbe essere un patto virtuoso, costituzionalmente sancito, fra governanti ed elettori, che in una democrazia sana viene rinnovato periodicamente dal consenso libero di ogni cittadino.

Corsi e ricorsi…

1912

Berlusconi: chiari segni di demenza?

Le recenti esternazioni del Premier ci pongono innanzi ad un dubbio amletico: Berlusconi s'è definitivamente rincoglionito, tanto da non essere più in grado d'intendere e di volere...ergo, non sa quello che dice...oppure è semplicemente uno squallido fascista nostalgico? Lasciamo a Silvio fare chiarezza.

Le recenti esternazioni del Premier ci pongono innanzi ad un dubbio amletico: Berlusconi s'è definitivamente rincoglionito, tanto da non essere più in grado d'intendere e di volere...ergo, non sa quello che dice...oppure è semplicemente uno squallido fascista nostalgico? Lasciamo a Silvio fare chiarezza su questo cocente interrogativo.

Berlusconi il funambolo

Come tutti saprete, il caro Silvio quest’anno ha deciso di partecipare ai festeggiamenti per la Liberazione. Per quattordici anni, da quando ci ha onorati con la sua discesa in campo, il cavaliere del 25 Aprile se n’è allegramente sbattuto e disinteressato…ma questa volta no…ha voluto esserci e dire la sua. Non so quanti di voi si siano presi la briga di leggere la versione integrale del suo discorso, che potete comodamente trovare qui…a chi ancora non avesse provveduto, consiglio caldamente di prenderne visione poichè personalmente l’ho trovato di grande interesse, oltre che istruttivo.

Sorvolando sulla banalità e sulla scarsezza qualitativa del testo, che vista la moltitudine di stipendiati dediti alla cura della sua immagine e del suo favellare, ci si poteva sinceramente attendere qualcosa di meglio, mi concentrerei su un paio di cose che mi hanno particolarmente colpito:

1) la parola libertà viene utilizzata 25 volte…un abuso straziante…una ridondanza quasi farsesca, che probabilmente aveva il solo scopo di convincere gli astanti della sua profonda affezione al suddetto termine;

2) durante il vasto sproloquio egli è riuscito a non nominare nemmeno una volta il Fascismo. Non parlare di Fascismo in occasione della Festa della Liberazione appare incredibile e strabiliante…immaginatevi, per fare un esempio, un ipotetico oratore che, presenziando alla Sagra della Salsiccia di Carassai, evitasse di citare il generoso suino. Come si può pensare di prendere seriamente un siffatto ragionamento ed il figuro che lo ha proferito? Che messaggio vogliamo trasmettere ai posteri? Cosa desideriamo o speriamo rimanga della nostra storia…della nostra memoria, se il Primo Ministro di questo paese si rifiuta di fare i conti col passato? Cosa può nascere da tanta parzialità, da codesti trasformismi e subdole omissioni, da una così accurata ricostruzione disinformante? Sinceramente, visto il pessimo spettacolo, avrei preferito che pure quest’anno Silvio si fosse fatto gli affari suoi, lasciando la ricorrenza a quanti, consapevolmente e seriamente, commemorano e celebrano in questo giorno valori fondamentali, che sono pilastri di questa nostra Democrazia, assieme a coloro che per essi hanno combattuto, spesso sacrificando la vita.

Silvio, il 25 Aprile non è la festa dell’allegria o del buonumore, che possono anche sorgere da moti spontanei dell’animo…nemmeno della libertà, che è un concetto più o meno astratto, un ideale…il 25 Aprile è la Festa della Liberazione, solida e concreta di qualcuno da qualcosa…del popolo italiano dal giogo nazi-fascista…la fine di un incubo e l’inizio di una nuova era!!