Ministra massaia…

Posto fesso…

Cari precari, ascoltate le sagge parole del santo padre…

Cercate dio, che è sommo imprenditore…

Nell’aldilà assume sempre ed a tempo indeterminato…

Matematica gelminiana

Oggi tutti i giornali riferiscono dei 10.000 studenti bocciati a causa del voto in condotta…la ministra Gelmini si è detta estremamente soddisfatta per questo pregevole risultato, lanciandosi subito in farneticanti sproloqui su una supposta “ritrovata meritocrazia”…mi sovviene però una riflessione…fatta eccezione per quei rari casi in cui il genio si accompagna alla sregolatezza, ho l’impressione che uno studente il quale si arrivi a meritare un 5 in condotta a causa del proprio comportamento durante l’intero anno scolastico, non debba essere esattamente il prototipo del secchione, magari scivolato per sventura su una buccia di banana…uno che si prende un 5 in condotta credo sia da considerare più come un terrorista psicopatico, con un curriculum scolastico a dir poco agghiacciante…che abbia tentato di far saltare in aria almeno una volta l’automobile del professore di matematica o abbia tentato di abusare della supplente di inglese…insomma, uno con una pagella che approssimativamente si aggira attorno al 3.

Condotta Gelmini

Una persona a me molto vicina, la cui identità manterrò gelosamente segreta, si è trovata, in qualità di professoressa, ad affrontare una situazione alquanto bizzarra. Durante lo svolgimento degli scrutini per l’ammissione all’esame di maturità, il consiglio di classe ha dovuto valutare il caso di una studentessa decisamente poco meritevole…considerando l’andamento della suddetta nelle materie più “ortodosse”, essa si era guadagnata un bel 5 e sgoccioli…trattasi quindi di piena insufficienza, tale cioè da garantire la bocciatura…ecco però comparire un 9 in educazione fisica ed un bel 8 pieno in condotta (che ora, grazie alla Gelmini, fa media)…risultato? La ragazza è stata ammessa all’esame di maturità con una sufficienza stiracchiata, grazie al suo profondo impegno ginnico ed al fatto che tutto sommato in classe non aveva mai rotto i coglioni più di tanto…il caso ha poi voluto che venisse successivamente segata dalla commissione d’esame…ma si sa, viviamo in una società nella quale le ingiustizie sono all’ordine del giorno.

Vorrei tanto lasciarmi andare e dire quello che veramente penso della Gelmini, ma mi limiterò a dire: questa sì, cara ministra, che è MERITOCRAZIA!!

Piccoli grandi lapsus

lapsus

Chi cerca trova…

Dubbi dilanianti…

Incomprensioni

Gelmini o dell’Ipocrisia

“Trovo vergognoso che si strumentalizzino i bambini per cavalcare proteste che sono solo politiche”

Queste le sagge parole pronunciate dalla Ministra Gelmini per bacchettare quelle insegnanti e quelle mamme che all’avvio del nuovo anno scolastico si sono presentate vestite a lutto. Se accostate a quest’altra frase, particolarmente ispirata e toccante:

“Per tutti i bambini il primo giorno di scuola è una festa, un momento di gioia e allegria, non certo un’occasione per terrorizzarli”

la commozione non può che invadere i nostri cuori sensibili, scatenando raffiche di singhiozzi irrefrenabili e profonda indignazione. Purtroppo però la realtà dei fatti è ben diversa da quanto Mariastella vuole farci credere e a mio modesto avviso, oltre ad insinuare la solita pulce depistante nell’orecchio dei cittadini distratti, essa ha, con una semplice esternazione, detto due stupidaggini di dimensioni cosmiche.

In primo luogo vi è nelle sue affermazioni una subdola accusa nei confronti di chi, con estrema educazione e compostezza, si è fatto portatore di una protesta più che legittima…scrive Francesco Merlo su Repubblica “Gli insegnanti non si sono listati a nero né contro i bambini né insieme ai bambini. Sono in nero perchè orfani di chi, meglio di tutti, dovrebbe rappresentarli e proteggerli. (…) Protestano perchè il Ministro, che dovrebbe schierarsi con la scuola tutta, si è invece schierato contro l’anima della scuola“…pensate poi a cosa possano aver provato le mamme all’udire la condanna per il loro scellerato atteggiamento…”tu, mamma, vergognati…hai usato tuo figlio“, ecco come potrebbe suonare la lapidaria sentenza, quando in vero ognuna delle suddette mamme ha agito esclusivamente per il bene del proprio amato bambino…per combattere contro un perverso meccanismo che mira a sottrarre alle generazioni emergenti opportunità formative, minandone il futuro.

Se leggiamo l’episodio alla luce dell’atteggiamento che la Gelmini ha assunto dal momento del suo insediamento, spalleggiata dai colleghi Brunetta e Tremonti e dal comandante in capo Silvio Berlusconi, non perdendo mai un’occasione per sottolineare la necessità di tagliare, ridurre, risparmiare e contenere

“Una cura da cavallo inevitabile per la scuola. Questo governo è stato eletto per risanare i conti pubblici. E’ un impegno di rigore con gli italiani e va mantenuto”

appaiono al sottoscritto estremamente strumentali i richiami a supposte necessità formative, basate su teorie bislacche e campate per aria come quella sulla reintroduzione del maestro unico

“Nell’arco dai sei ai dieci anni si avverte il bisogno di una figura unica di riferimento con cui l’alunno possa avere un rapporto continuo e diretto”

“nasce da una precisa esigenza pedagogica”

La Ministra, come dovrebbe essere evidente a tutti, ha in questi mesi mascherato i propri obiettivi scellerati dietro i nostri figli, utilizzando i bambini ed il loro presunto bene per nascondere intenti meramente contabili.

In sintesi Mariastella Gelmini ha, in un sol colpo, offeso ancora una volta la categoria degli insegnati, ha insultato madri premurose e preoccupate, tacciandole di strumentalizzazione dei pargoli, strumentalizzando lei sì più e più volte, e questo episodio non fa eccezione, gli infanti…ergo, da che pulpito!!

La sottile arte della Distorsione

“La scuola italiana e’ purtroppo uno stipendificio. Sin dall’inizio del mio mandato ho denunciato la situazione grave in cui versano le casse della scuola. Oggi il 97 per cento delle risorse sull’istruzione se ne va per pagare gli stipendi”.

Questa frase è stata pronunciata del Ministro dell’Istruzione (un tempo Pubblica, oggi direi Parificata) on. Mariastella Gelmini…noterete come, ad una prima e superficiale lettura, appaia evidente la gravità del dato…praticamente tutte le risorse che lo Stato riversa nella scuola sembrerebbero venir “consumate” per pagare gli stipendi degli insegnanti…che spreco e che indecenza!!

Se però si presta un minimo di attenzione alle suddette affermazioni, riflettendo magari sulla reale condizione del sistema scolastico italiano, si giunge all’inevitabile conclusione che la Ministra ha sapientemente e malignamente distorto la realtà per ottenere lo scopo desiderato, ovvero colpevolizzare l’intero sistema ed in particolare la classe docente che, con l’assurda pretesa di ricevere un compenso, spolpa le casse del nostro amato paese, spingendo l’opinione pubblica a convincersi che sia proprio questo il punto giusto sul quale intervenire.

Gelmini e Tremonti spiegano al popolo italiano che stanno operando per il suo bene

Valutiamo più accuratamente gli elementi in gioco:

1) il numero degli insegnanti in Italia è direttamente proporzionale al numero di classi, quindi è scorretto dire che vi sono troppi insegnanti. Non si può parlare di esuberi, poichè chi opera nella scuola risponde ad esigenze oggettive e non a logiche clientelari o meri calcoli politici, come invece abitualmente avveniva per esempio in Alitalia;

2) gli insegnanti italiani sono i peggio pagati in Europa, quindi sarebbe crudele affermare che si spreca denaro per riempire le tasche di avidi strozzini;

3) facendo un rapido calcolo si deduce che la quantità di denaro destinata al pagamento degli stipendi sia dovuta e sicuramente non rubata.

Il fatto che il 97% dell’ammontare complessivo di quanto lo Stato destina all’Istruzione consista di retribuzioni, indiscutibilmente sacrosante, significa semplicemente che lo Stato investe pochissimo, per non dire nulla, nell’Istruzione stessa. Perché quindi dovremmo applicare ulteriori tagli proprio in questo settore, che è fra quelli più vitali e strategici?

Se in questa situazione di crisi dovessi operare una scelta, sinceramente opterei per il rafforzamento del sistema scolastico rinunciando volentieri a TAV, ponti sullo Stretto di Messina, operazioni finanziarie disastrose come, da ultimo, quella prevista dal progetto “Fenice” ( vedi ex-Alitalia e CAI) e altre amenità costose e, frequentemente, inutili o addirittura dannose.

Brutti viziacci

Prendo spunto da quanto sta riempiendo la bocca e le menti di parecchi miei concittadini in questi giorni per puntare il dito contro una delle tante brutte debolezze italiche. Molti, infatti, sono recentemente venuti a conoscenza di un “grave” peccato di gioventù della Ministra Gelmini…pare infatti che abbia sostenuto gli esami per l’abilitazione alla professione forense a Reggio Calabria, poichè in quella città, al tempo in cui Mariastella fu costretta a sbrigare questa pratica, la percentuale di coloro che superavano lo scritto venendo quindi ammessi all’orale si aggirava attorno al 93%…quindi, in sostanza, la possibilità di superare l’ostacolo, puramente burocratico, era decisamente superiore alla media. Non voglio ora soffermarmi sull’episodio specifico…molti già lo hanno fatto ed hanno speso fiumi di inutili parole…sulla vicenda dirò solamente che si perde in un oceano di migliaia e migliaia di altre vicende del tutto analoghe.

Chi ha già avuto occasione di leggere miei precedenti articoli sulla Ministra saprà che non sono affatto un suo ammiratore…e certamente scorgo in tutta questa storia una sorta di cotraddizione, se accostata all’immagine ed ai proclami che la Gelmini ha offerto al paese da quando è membro del Governo. Però mi chiedo e vi chiedo se sia giusto condannare e soffocare una persona per atti che appartengo al passato? La domanda, che trae ispirazione dalle vicissitudini della Ministra, ha però evidentemente più ampio respiro, svincolandosi dal particolare per abbracciare una tematica di valenza generale.

Spesso accade in questo mio paese stordito di assistere alla nascita di crociate mosse contro chicchessia, al solo scopo di screditarne l’operato o di infangarne l’immagine e frequentemente ottenendo come unico risultato l’abbassamento del livello del contendere, la banalizzazione dei contenuti nel dibattito in corso…e non ultimo, il depistamento dell’opinione pubblica.

Come è stato possibile, per fare un esempio in tema, che addirittura si siano pretese le dimissioni della Gelmini per un gesto così futile ed insignificante? Come si può pensare di impedire ad una persona di ricoprire un incarico o precludergli un’opportunità semplicemente perchè di trascorsi nebulosi e non esattamente immacolati? Sarebbe come dire che un ex tossicodipendente non può occuparsi di tossicodipendenza, una ex prostituta non può impegnarsi contro la prostituzione o che un ex alcolista non ha il diritto di impegnarsi affinchè i suoi errori e quanto da questo errori ha ricavato possano diventare patrimonio di altri e, possibilmente, essere d’aiuto a chi è in difficoltà ad uscire da un incubo spesso fatale.

A mio modo di vedere le cose, io non giudico aprioristicamente qualcuno per quello che ha commesso e non lo valuto degno o indegno di una carica o di un ruolo all’interno della società a seconda dei suoi errori o delle sue debolezze, così come tendo a vedere in chi ha “peccato” ed ha ritrovato “la retta via” un candidato spesso più credibile di chi si ammanta di perbenismo moralizzatore, vantando un’esistenza illibata…il mio giudizio e la mia eventuale condanna si basano principalmente su due criteri fondamentali:

1) considero di quella persona l’attuale posizione nei confronti del proprio passato e la visione che egli stesso ha degli errori e degli sbagli compiuti;

2) analizzo il suo operato dal momento in cui ha assunto un dato incarico ed ha iniziato a svolgere le mansioni di sua competenza e verso cui ha diretta responsabilità.

Queste due condizioni devono essere simultaneamente soddisfatte perchè il mio giudizio possa essere positivo…ma se dovessi dare un priorità, direi certamente che la seconda prevale necessariamente sulla prima…se l’esito delle azioni compiute è positivo, mi risulta accettabile sorvolare su eventuali ricadute…ovviamente con una benevolenza inversamente proporzionale alla loro gravità. Se invece quanto compiuto ha effetti disastrosi e porta a risultati negativi, un atteggiamento recidivo verso le proprie cattive abitudini non potrà che costituire un’aggravante.

In conclusione io giudico e condanno Mariastella Gelmini per il pessimo servizio che sta offrendo al mio ed al vostro paese in veste di Ministro del Governo, affossando il sistema scolastico pubblico e minando il futuro delle generazioni emergenti e non per aver scelto una scorciatoria, peraltro del tutto legale, che le consentisse di raggiungere con maggiore facilità l’abilitazione all’avvocatura, fatto che considero semplice aggravante…ed allo stesso modo condanno Silvio Berlusconi, auspicandone la rimozione dalla carica di Primo Ministro, per la sua pericolosità, per la sua dannosità e per il male che sta infliggendo all’Italia, oltre che per il suo curriculum criminoso mai sconfessato di cui, anzi, va estremamente fiero.